La storia

Lo stato del Montenegro ha un debito di 67,5 milioni di Euro che corrisponde al controvalore di n. 6 palazzi storici, n. 25 case nel centro storico della rocca di Dulcigno, 70.000 mq. di terreni nelle località di Cattaro, Budva, Petrovac, Cettigne e Dulcigno, di 22 navi superstiti della compagnia di navigazione Zetska Plovidba e di n. 2 grandi imprese nazionalizzate (la compagnia di navigazione Zetska Plovidba e la banca Srpsko Albanska).

Anastasija Gregovic

Anastasija Gregovic Zuber

I titolari del credito sono tre fratelli, figli di Lale Zuber e Anastasija Gregovic. Tutte le proprietà e le imprese commerciali dei loro genitori furono nazionalizzate dal regime comunista nel periodo 1946-1948 nel Montenegro.

Già nel 1966 i Zuber Gregovic fecero richiesta formale di restituzione dei beni nazionalizzati, in particolare per quei beni che erano stati proprietà private di famiglia quindi non soggette a sequestro. L’allora governo jugoslavo rispose che si doveva attendere comunque il varo della legge di denazionalizzazione. La legge di restituzione fu introdotta in Montenegro nel 2004, poi modificata nel 2007.

Ma chi era Lale Novakovic Zuber? Nato a Cettigne (Montenegro) nel 1888 egli era un cittadino jugoslavo di origine ebraica, che nel 1920 rientrò nel Montenegro apportandovi ingenti capitali privati provenienti dalle sue attività in Nord America e in Turchia. Lale Zuber contribuì a far ripartire la devastata economia montenegrina all’indomani della prima guerra mondiale fondando imprese di trasporto marittimo e stradale, di servizi bancari e finanziari, e di creazione di infrastrutture generando circa un migliaio di posti di lavoro tra i dipendenti diretti delle sue società e l’indotto sul territorio locale.

Oltre alla società di navigazione Zetska Plovidba che con la sua flotta di 37 navi assicurava una rete costante di collegamenti marittimi nell’Adriatico e nel Mediterraneo, Lale Zuber nel 1922 aveva fondato a Cettigne la Banca Serbo-Albanese che operava in diversi settori finanziari sia al servizio delle persone che delle attività locali.

Con l’acquisto della Centrale Elettrica di Cettigne, Lale Zuber potenziò la fornitura di energia elettrica per il crescente fabbisogno civile e industriale dell’allora capitale del Montenegro e del territorio circostante.

L’intero patrimonio investito da Lale Zuber nel Montenegro è rimasto in dotazione a questo paese.


 Il Montenegro vara la legge di restituzione nel 2004, poi modificata nel 2007

La richiesta dei Zuber Gregovic viene immediatamente presentata nei termini di legge per tutti i beni ubicati nella municipalità di Cattaro, Budva, Cettigne e Dulcigno.

Prima del loro sequestro i beni erano intestati alle società di Lale N. Zuber, ovvero la Zetska Plovidba – Società di Navigazione Zetska Plovidba (71,64% del pacchetto azionario) e la Srpsko-Albanska Banka – Banca Serbo-Albanese (98,56% del pacchetto azionario) e ad Anastasija Gregovic.

Nel procedimento di restituzione i Zuber Gregovic sono assistiti dall’ avvocato Marika Novakovic di Podgorica, Montenegro.

Per approfondimenti vedere: a) il Lessico Storico del Montenegro Vol.1, pagg. 17,18; b) il libro “Od Bokeljske do Zetske Plovidbe” di Vasilije Vasko Jankovic – iz istorije brodarstva knjiga 2009.